Archive for febbraio 2011

La bella storia a lieto fine di Stella e Carrettoni

27/02/2011

Questa è la storia di un’amicizia.

Lei è un bel segugio di poco più d’un anno d’età, si chiama Stella e stava per morire tra sofferenze atroci.

Lui è Carrettoni, un beagle maschio a cui, chissà perché, è stato appioppato questo strano nome, che riesce a salvarla. Non è stato facile però. E se leggendo questa storia vi commoverete non abbiate vergogna, perché è davvero una storia commovente.

Siamo nei boschi del Cagliaritano, Sardegna meridionale, ed alcuni volontari della Lipu stanno battendo un’ampia zona, selvaggia e impervia, alla ricerca delle tante trappole con cui i bracconieri illegalmente catturano una quantità di uccelli e di altri animali, come gatti selvatici, martore e volpi. Per farsi un’idea del danno provocato e delle sofferenze connesse, si pensi che solo in quella battuta la Lipu ha scoperto oltre 2.500 lacci in crine o nylon.

Ad un certo punto due volontari, Giovanni  e Angelo, vengono attratti – erano in località S’Arcu su Schisorgiu di Assemini – dal lamento ripetuto di un cane che ulula e guaisce disperatamente. Erano due giorni, seppero poi, che si udivano quei richiami agghiaccianti. Scoprirono così la povera Stella, già piuttosto in cattive condizioni, che era casualmente rimasta intrappolata da un laccio d’acciaio a nodo scorsoio concepito dai bracconieri per catturare cinghiali. Tanto più la povera bestia si divincolava e tanto più veniva straziata da quello strumento.
Sarebbe certo morta, se non fossero intervenuti. E accanto a lei c’era il fido Carrettoni, che la riscaldava col suo corpo e la confortava leccandola, e che abbaiava senza sosta per attrarre l’attenzione. È stato proprio grazie al suo comportamento che i volontari della Lipu l’hanno trovata e hanno potuto per tempo liberarla e riportarla, col suo amico beagle, dal suo padrone.

Il comportamento di Carrettoni, volendo, potremmo anche definirlo eroico. Ma sarebbe, comunque, un eroismo «normale», perché i cani sono così, è nella loro natura. L’altruismo ed il reciproco soccorso sono connaturati al loro modo d’essere, fanno parte della loro storia evolutiva di animali sociali. Fin da quando erano lupi, si son sempre aiutati l’uno con l’altro, perché la forza della muta sta proprio lì. Ed ora che, con l’addomesticamento, da quindicimila anni di questo legame affettivo fa parte, grazie all’imprinting, anche l’uomo, non dovremmo scordarcelo mai questo dovere. Mai tradire un cane, cioè, mai abbandonarlo. Perché, così come Stella sapeva di poter contare su Carrettoni, il nostro cane è per sua natura sicuro di poter sempre contare su di noi.

Danilo Mainardi

Il Corriere della Sera

19 febbraio 2011

La leggenda dei lupi e la luna piena

21/02/2011

               

In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.

I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena.

grazie a Bruna

17 febbraio festa dei gatti: perchè proprio oggi?

17/02/2011
nomi glitter
 
Il gatto  è un animale che ha scelto di coinvivere con l' uomo dalla notte dei tempi.
E' stato scelto il mese di febbraio per la festa perché è nel segno dell'Acquario, segno zodiacale degli spiriti liberi, intuitivi ed anticonformisti come solo i gatti sanno essere. Il giorno 17, numero scaramantico perché si può leggere 1 e 7, una vita per sette volte e il gatto, per tradizione popolare, ha sette vite.

Il gatto della gif è il mio mitico Ron che saluta tutti gli a-mici! (a due e 4 zampe).
 

Un premio per il blog

11/02/2011

Un premio gradito che accetto volentieri a nome e per conto dei nostri amici animali !

Ce l'ha assegnato l'amica Dalfusoditaiwan (Irene).

I miei pelosi mi suggeriscono di donarlo a chi ultimamente è passato a commentare in questo blog per cui lo dono a :

Gegia 88
Raggioluminoso
Rosa Rossa
Mirtillo14
Drioli
Passatorcortese
Claudiamercury
Ilary13190
Treeonthehill
Marilicia
ValeriaR30
Glicine61

 Le regole del premio sono queste:

1) fare un post per il premio

2) indicare chi te lo ha assegnato

3) scegliere 12 blogger ai quali vogliamo donare il premio

4 ) avvisare gli amici scelti
 

Bene questo è tutto, un saluto a tutti gli amici degli animali e continuate a seguirci o (se volete) segnalateci articoli interessanti !

L’incredibile storia di Oscar e di Marine

09/02/2011

Splinder (04/02/2011)                 Due Star     Oscar   e   Marine   
                    Gli animali: questi esseri estremamente sensitivi e percettivi, hanno spesso tali caratteristiche da rendersi utili all'uomo, alla sua salute ed al suo
  Leggi ancora

   
grazie Luiss !

La sorella di Tremonti: «Uccidiamo i cani randagi»

09/02/2011

Animalisti contro Angiola Tremonti, sorella del ministro delle Finanze: in una richiesta di informazioni al Comune di Cantù (Como), dove è consigliere comunale di minoranza, si è lamentata dei costi sostenuti per la gestione del canile consortile, proponendo una soluzione drastica: «si dovrebbe arrivare a prendere la decisione per cui gli animali che non vengono adottati entro un determinato periodo di tempo vadano soppressi, visto che oggi ci troviamo in una situazione in cui ci sono famiglie canturine che non hanno da mangiare».

La consigliera e sorella del ministro si riferisce al canile di Mariano Comense: per gestirlo Cantù contribuisce con 50 centesimi all'anno per residente, pari a 18 mila euro. Angiola Tremonti così si è pronunciata e così ha riportato il quotidiano La Provincia. Scatenando la reazione dei gestori del canile, che hanno parlato di «idea paranazista». E oggi a Cantù le hanno replicato con veemenza animalisti e associazioni di protezione animali, oltre che un fioccare di commenti poco lusinghieri sui siti internet, mentre al canile di Mariano Comense sulle gabbie dei cani potenzialmente 'abbattibili' è comparso un cartello con scritto: «Tremonti: io voglio vivere».

La diretta interessata non ha fatto retromarcia: «Non possiamo uccidere tranquillamente i polli da mangiare e scandalizzarci per i randagi da sopprimere, che portano malattie».

fonte: http://www.unita.it/

grazie a Gemisto per la segnalazione

Amici, ci sono anche storie belle al mondo per fortuna….se avete tempo vi rimando al post sopra

Cerca di spedire un cucciolo per posta !

05/02/2011

 

Stacey Champion, 33 anni, è entrata all’Ufficio Postale con una scatola. Ha pagato la tariffa di 22 dollari per spedire il pacco contenente il cucciolo, che è riuscito a salvarsi la vita con il gesto più naturale: cercare di fuggire. La scatola si è mossa in modo molto vistoso, lo staff ha notato la cosa e ha chiesto di farla aprire da un ispettore.

Stacey ha provato a giustificare i rumori e gli strani movimenti spiegando che si trattava di un robot che aveva regalato al nipote. La scusa non ha funzionato per un semplice motivo: la scatola aveva buchi di areazione. Che se ne fa un robot dell’ossigeno?

Così l’ispettore ha preteso di aprire il pacco e, con sua grande sorpresa, ha trovato un cucciolo di quattro mesi di Schnauzer. Ironia della sorte, Stacey Champion l’aveva chiamato "Guess", "Indovina". Un sergente della polizia di Minneapolis ha definito l’episodio "folle". Guess non sarebbe mai sopravvissuto al viaggio, nei cargo postali la temperatura più scendere anche 40 gradi sotto zero, situazione che il cucciolo avrebbe affrontato senza acqua, senza cibo e con pochissimo ossigeno.

La signora dovrà rispondere in tribunale di crudeltà contro gli animali. Ha chiesto la restituzione dei 22 dollari che aveva pagato per la spedizione.

fonte: http://it.notizie.yahoo.com

Canada sotto shock: uccisi i 100 husky delle Olimpiadi

02/02/2011

Uccisi perche inutili. Questa l'agghiacciante motivazione che ha spinto l'Outdoor Adventures Whistler e la Howling Dogs a liberarsi di 100 husky impiegati come cani da slitta per i turisti durante i Giochi invernali di Vancouver e ora disoccupati a causa del calo delle richieste.

A dare la notizia della strage è stata la Cknw, una stazione radiofonica canadese entrata in possesso di alcuni documenti, compreso quello in cui si accerterebbe il pagamento di un indennizzo da parte dell'agenzia al dipendente che ha commesso la strage (e che ha rivelato la vicenda) per lo stress post traumatico subito.
 
I cani sarebbero stati massacrati uno a uno, a colpi di fucile e coltello, e poi gettati in una fossa comune.
E tutto questo solo perché diventati ormai un costo, a loro dire, superfluo.
 
La terribile verità è emersa anche grazie alla fuga dalla fossa di alcuni animali feriti che hanno destato l'attenzione dei passanti.
La polizia ha aperto un'inchiesta per far luce su questa raccapricciante vicenda. 
 
In Canada, per legge, chi ferisce o uccide un animale è condannato fino a cinque anni di prigione.
E sebbene questo non potrà mai cancellare i fatti e ridare la vita a questi sfortunati animali. speriamo almeno che giustizia venga fatta.
 
articolo di Lisa Zillio

fonte: http://www.alternativasostenibile.it

aggiornamento del 04.02 . petizione on line QUI