Archive for agosto 2009

BIELLA: SINDACO VIETA DI SFAMARE GATTI RANDAGI

29/08/2009
Il sindaco di Portula, Vanni Schirato, ha emanato una "splendida" ordinanza in cui vieta di dare da mangiare ai gatti randagi.
 Avendo interpretato il problema a suo modo, dice di non avere assolutamente nulla contro gli animali ma crede che l’aumento smisurato di gatti nelle colonie feline della zona sia dovuto al fatto di dare loro il cibo, non alle sterilizzazioni che evidentemente non vengono effettuate come si dovrebbe!!!!
Pertanto chi dovesse essere visto sfamare randagi sia in suolo pubblico che in proprietà privata dovrà pagare una sanzione amministrativa: 50 Euro la prima volta, 100 se si viene trovati a ripetere la cosa. Schirato ha aggiunto inoltre : «I gatti si riproducono a macchia d’olio e più volte l’anno. Sterilizzarli costa parecchio. Spendiamo a dovere per occuparci dei cittadini, sborsare cifre così onerose per i gatti mi sembra davvero fuori luogo. (…)il problema è serio: si trovano gatti ovunque, sporcano provocando inconvenienti igienici ed entrano nelle case. Dobbiamo assolutamente mettere un freno a questa situazione di disagio. Saremo intransigenti» assicura Schirato.«Lo facciamo per il bene della comunità: vogliamo un paese pulito ».
E’ noto a tutti che se c’è un animale pulito e che non sporca è il gatto ….. o forse non a tutti??!!
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fonte: http://www.gattopoli.it/
ordinanza sospesa leggete l’aggiornamento al post del 6 settembre!

Australia: si tuffa in mare e salva Bibi

27/08/2009
A causa del forte vento che soffiava a Victoria, il piccolo Bibi, un maltese-shitzu è stato scaraventato giù dal molo di Brighton. La sua padrona, Sue Drummond non ha potuto far altro che vedere disperata il suo cagnolino scagliato nelle acque agitate.
“ Ho pensato che di lì a poco sarebbe affogato e non avrei nemmeno potuto trovare il suo corpo” ha detto la donna. “Non me la sentivo di gettarmi nell’acqua, non sapevo se ce l’avrei fatta a nuotare con il cane che si dimenava a quel modo”
 
Fortunatamente per Bibi, Raden Soemawinata, si è spogliato e inslip e calzini, si è gettato per soccorrerlo. Il ragazzo, 20 anni, si trovava sul molo per Una cerimonia funebre: di lì a poco avrebbero gettato le ceneri della nonna nella baia.

“Era una giornata piuttosto fredda e soffiava un gran vento, ma non è stata una decisione difficile quella di buttarmi in acqua, non è stata una così grande impresa.” Ha detto l’umile eroe dopo il salvataggio.

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[MI] Cerca stallo post operatorio Mitos dobermann maschio

25/08/2009
La nostra Associazione cerca urgentemente stallo post operatorio, anche a pagamento (modico) per Mitos (ex Tyson), Dobermann maschio equilibrato, buono ed obbediente.
  Ha bisogno di un intervento alla laringe per paralisi della stessa.
L’intervento si potra’ fare solo se c’è stallo sicuro (non possiamo rimetterlo in box dopo l’operazione), è molto delicato ed il cane avra’ bisogno di assistenza per mangiare almeno i primi tempi.  
Ci vorranno amore e pazienza: se qualcuno e’ veramente motivato  nel mettere a disposizione parte del suo tempo almeno per un mese, Mithos tornerà a vivere una vita normale e potrà respirare senza dolore.
Poi gli cercheremo una famiglia che lo accolga come merita.

 

Poichè Mitos dovrebbe essere operato a Milano, si cerca stallo preferibilmente in città o provincia.
 
Ripetiamo che è dolcissimo, cerca le coccole, dà la zampotta, ed è anche addestrato.
E´ comunque un Dobermann maschio  e non un barboncino quindi:
impegnativo; no convivenza né incontri occasionali con altri cani
maschi. Non è testato con i gatti.
Attendiamo fiduciosi e vi preghiamo di fare girare ai milanesi  ! 
Grazie, a presto.
Tiziana Mazzucco


tel. 320 6267598
Dobermann Rescue
Dobermanns’ Angels onlus
Associazione tutela cani Dobermann abbandonati
dobermannsangels@gmail.com
http://www.dobermannsangels.it   (foto e video sul sito) 

Aiutiamo i canili di Cagliari e Firenze:diffondi anche tu questi video!

22/08/2009
Hai un sito internet, Ami gli animali e vorresti cambiare la vita di alcune stelle che soffrono?
Allora fai come me e posta questi due video di cani per i quali non si sono ancora aperte le porte del canile.
Cagliari e Firenze sembrano (da tanti mesi) due montagne insormontabili perchè non chiama NESSUNO per adottare uno di questi cani. Non sono cuccioli, è vero, ma sono in grado di donare un amore stupendo e infinito proprio perchè un cane del canile e un cane adulto sono speciali.
Forse l’insensibilità regna in queste regioni? Non ci credo…. Credo però che tutti questi cani meritino una famiglia.
Noi volontari ti chiediamo una mano sul cuore, se non puoi adottare uno di questi cani ma hai un sito internet… ospita i loro video 😀 e te ne saranno grati per la vita!
(aprendo i video puoi trovare il codice da inserire nelle pagine web)
Grazie da noi.. ma "Grazie" è soltanto una parola… un tuo click può trasformarsi in "VITA" per uno di loro.

Inghilterra:polizia chiamata da un gatto!

20/08/2009

Free Image Hosting at www.ImageShack.usSe ne sentono proprio di tutti  i colori riguardo i gatti, ma che poi telefonassero alla polizia!!!!

In effetti la cosa è successa perché nel West Sussex il gatto Watson, grande amante del telefono che deve avere scambiato per un o dei tanti giochi a sua disposizione, spostata la cornetta, ha chiamato proprio il 999, il numero della polizia, componendolo con le sue zampette sulla tastiera.

 

La chiamata, arrivata in centrale, ha spaventato l’operatore che per via del silenzio ha pensato subito a qualcosa di grave ed ha immediatamente inviato una squadra di agenti. Questi appena arrivati sul posto hanno visto dalla finestra un vaso rotto e, pensando ad un furto, hanno fatto irruzione nell’appartamento.

 

Lauren O’Shea, la 23enne proprietaria, avvertita da un vicino che aveva visto che stava succedendo qualcosa di strano nella sua abitazione, è subito accorsa pensando che Watson c’entrava di sicuro qualcosa dal momento che il suo amore per il telefono era talmente conosciuto e “insistente” che glielo dovevano sempre nascondere!!!

Uomimi & Animali

19/08/2009

Splinder (16/08/2009) Oggi si terranno due appuntamenti dedicati a uomini & animali: Ho già scritto di questi due avvenimenti sul blog, nei giorni scorsi. Il primo "evento"…è un matrimonio con invitati un pò particolari… Al matrimonio invitano 63 cani: La lista degli invitati arriva a circa 200 nomi: spiccano quelli di Cassiopea, Circe, Chopino, Pepe, Noa, Gala, Bono, Nefertiti, Leggi ancora

(segnalazione ricevuta dall’amico Umberto, il post è sul suo blog, leggetelo è molto interessante!)

Pausa blog

14/08/2009

Questo blog vi augura BUON FERRAGOSTO :
qualche giorno di pausa e poi torniamo tra voi!
Ciao e un "bau "-  "miao" ai vostri pelosi !

Aleti e Fioredicollina

Trieste vuole un canile: firma anche tu la petizione!

12/08/2009
"……..VOGLIAMO CHE I CANI TRIESTINI CHE SONO STATI DEPORTATI CON LA SCUSA DEL BENESSERE ANIMALE PRESSO LA STRUTTURA FUORI PROVINCIA VENGANO IMMEDIATAMENTE RIPORTATI A TRIESTE AFFINCHÈ I VOLONTARI CHE LI HANNO SEGUITI CON AMORE PER ANNI POSSANO CONTINUARE IL LORO LAVORO!
*TEDDY,UNO DEI DEPORTATI È MORTO DOPO UN SOLO MESE* DI PERMANENZA IN QUEL CANILE,ERA PERFETTAMENTE SANO IL 1 LUGLIO 2009 QUANDO È PARTITO DAL PICCOLO CONVENZIONATO DI TRIESTE…"


http://www.firmiamo.it/triestevogliamoilcanilecomunalesubto

[TO] Cerca casa: Matteo cerca una persona speciale che si prenda cura di lui

10/08/2009
Matteo, un meraviglioso e vivace cane di poco più di 10 anni.
Matteo, trattato male dalla famiglia e rifiutato e buttato in canile circa quattro o cinque anni fà.
Matteo e la sua allegria, la sua vivacità, i suoi giochi……ADESSO SONO ANDATI PERSI PER SEMPRE. A Matteo sono stati riscontrate 4 ernie tra la cervicale e la colonna vertebrale. Un deficit neurologico e la sua vita ormai è diventata un calvario……..è in infermeria, sempre disteso con la fasciatura contenitiva al collo e per quel pò che riesce ad alzarsi ed uscire nel cortile per i bisogni…..fà una fatica incredibile, per dirigersi di nuovo in infermeria…..
Vedere Matteo in infermeria è uno strazio..sdraiato su un fianco che si solleva (come si vede nella foto) felice al ns passaggio………per il resto della sua giornata, vive nella totale solitudine e speranza di poter vedere qualcuno!!! Non so ancora quanto tempo potrà vivere questa creatura, quello che vorrei però, è poterlo far morire in casa, fra l’amore e l’affetto che ha perduto per sempre anni fà.
Matteo ha bisogno di una casa con giardino, NON PUO’ FARE LE SCALE, NE ESSERE PORTATO AL GUINZAGLIO, NE PETTORINA………bisogna solo aprirgli la porta di casa e lasciarlo uscire un pò in giardino e farlo nuovamente accucciare.
Purtroppo Matteo non và d’accordo con i cani maschi e con i gatti, ma soltanto con cani femmine
CHI VUOLE FARE QUESTO GRANDE ATTO D’AMORE VERSO UNA CREATURA CHE HA PERSO TUTTO NELLA VITA, E CHE SI STA SPEGNENDO IN SOLITUDINE?
La foto di Matteo in piedi, è di quando era un cane sano e giocoso……..l’altra, purtroppo lo ritrae per come giace tutti i giorni…………
Si affida esclusivamente nella zona di Torino e Provincia, per evitare lunghi spostamenti che possono causare danni a Matteo
Per info telefonare ad Annalisa 347/2203299 alv@annalisavalle.it
Margherita 338/2267382 logiudice@gevimmobiliare.it

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cliccare sulle foto per ingrandire

Una bella storia che volentieri pubblichiamo

05/08/2009
Quando arrivano queste storie capisco che gli angeli esistono…grazie "mamma di Matteo" !

La scoperta di Matteo, il suo arrivo e la sua rinascita per me restano avvolti nel mistero e nel miracolo. La nostra storia è semplice. Io ho visto lui e me ne sono innamorata. Su internet. Come accade a tanti. Lui era sporco, storpio, paraplegico, eppure vivo. Sopravvissuto, nascosto nel bosco, nella foresta per sfuggire all’uomo. Non mi sono posta troppe domande. Una sì però: quante risorse aveva messo in gioco per sopravvivere? Quali strategie geniali di sopravvivenza?  Matteo era un cane speciale e andava tolto dalla strada, sottratto dai ripetuti tentativi di chi lo voleva eliminare gettandolo in canali di scolo dove fargli fare la fine del topo nel pozzo. O togliendolo a bastonate dal sagrato del santuario perché la vista di un randagio mezzo selvatico, mezzo lupo e mezzo maremmano, e per qualcuno “mezzo cane”, poteva disturbare i pellegrini. Poverini.

Lo avevano tenuto in vita fino ad allora due santi (non certo il sindaco, che aveva scritto un’ordinanza affamarandagi per evitare che i cani di cui per legge è responsabile potessero almeno mangiare e bere): una volontaria e un frate cappuccino, il solo tra i confratelli del santuario di San Matteo a passargli cibo di nascosto. Ma Matteo per me non poteva vivere più a rischio. Mi sono impegnata per farlo salire, il destino ha voluto mettere sul mio cammino molto tortuoso incontri e persone speciali che ho trovato al posto giusto e al momento giusto, per offrirgli uno stallo a due passi da casa perché potessi tutti i giorni socializzare, cercare un varco di dialogo, di comunicazione. Uno spiraglio. Lo cercavo ma lui non rispondeva. Poi, ha iniziato a mandarmi messaggi. A “scrivermi” pensierini. Senza mai cercarmi. Io di qua, lui di là. Seduti vicendevolmente di spalle. Di lato. Per più di un mese l’impresa era fargli ingerire sei pastiglie al giorno. Un incubo. Diventato una sfida. Il cibo, la consuetudine, sono diventati il nostro primo linguaggio. Il resto è venuto da sè.
Ci sono voluti cinque mesi, in una straordinaria progressione di risultati, per assistere alla sua rinascita. Un pianto per il primo scodinzolo. Un altro pianto per la prima annusata. Un pianto per lui che si mette di pancia e mi allunga la zampa. Un altro pianto per il primo morso da gioco. Un altro ancora per il primo bacio. Cinque mesi di quotidiana peregrinazione mattutina in rifugio. Dura, ammetto. Durissima. Ma se prima Matteo si nascondeva per scappare, ora lo faceva per giocare a nascondino. Io dentro la casetta, lui dietro la porta, a simulare l’agguato.
Prima dovevo sedarlo per toccarlo. Ora dovrei sedarlo per farlo finire di giocare. Poi, è arrivato il momento magico del suo progressivo approccio a casa, con gli altri nostri cani. Quattro maschi. E una sola femmina. Era l’ultima scommessa da vincere. La sfida dell’adattamento finale. Poteva essere la rissa, con feriti. L’indifferenza, con la vigilanza. Oppure la famiglia, il suo branco “libero” nei confini della sua nuova libertà. Attendevo ogni domenica per scoprire come loro ci avrebbero stupito. I cani sono migliori di noi, comprendono e accettano l’handicap più di noi. Si relazionano meglio di noi, mandano messaggi pacificatori più di noi.
Si riconoscono più di noi. Non è forse un caso che  il suo migliore compagno di giochi e cane guida sia diventato l’ultimo arrivato, un microbo di meticcio trovato con una catena incarnata nel collo. La prima volta che si sono visti è stata una rivelazione da cardiopalma: ha attraversato di corsa il giardino e lo ha affrontato muso contro muso. Oddio, mi sono detta: adesso lo sbrana. Invece si è lasciato baciare sulla bocca. Matteo poteva accettarlo oppure aprire la bocca e distruggerlo. Si sono capiti al volo. Oggi giocano al domatore e al leone. La testa dell’uno sempre dentro le fauci dell’altro. Il microbo lo abbraccia e insieme a lui si rotola  sul prato.
Matteo ora è a casa sua. Sta misurando i suoi nuovi spazi, osa, si ritira, decide lui quando. Adottare un cane disabile segna un confine tra come eravamo prima e come siamo migliori dopo.  Avere un gigante seduto che ti segue e ti cerca, che ha adottato te, è l’esperienza più bella e avventurosa che potesse capitarmi. Un’alleanza possibile, un miracolo, un mistero. Quando finalmente avrà il suo carrellino, quaranta chili di cuore e intelligenza annuseranno l’erba pulita. Cosa c’è di più bello di una pipì nel prato fuori casa?
La mamma di Matteo

da info@chiliamacisegua.org

MATTEO PRIMA

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MATTEO ORA !

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